La
pelle è sempre la prima scelta quando
si cercano degli scarponi per condizioni climatiche
estreme. I conciatori selezionano solo pelli
provenienti da tori adulti cresciuti nel sud
della Germania; la pelle di questi animali,
cresciuti all'aperto, hanno lo spessore
idoneo per la produzione di pelli destinate
agli scarponi da montagna. Queste pelli vengono
spaccate in due strati.
La pelle fiore (rif.
a della fig. 1) è la parte esterna della
pelle, è anche la più resistente
ed impermeabile, grazie alla struttura molto
chiusa delle cellule che conferiscono una forza
ed impermeabilità naturale.
Lo strato
interno è la crosta (rif. b della fig.
1) impiegata per produrre scamosciato, pelle
PU e pellami più economici.
Non
tutte le parti della pelle possono essere utilizzate
per realizzare scarponi da montagna, a causa
dello spessore irregolare o per la struttura
troppo cedevole. La parte utilizzata è il
groppone (fig. 2).
Tutti i tipi di pellame
possono subire, durante la fase di concia,
un trattamento d'idrorepellenza; per
mantenere queste caratteristiche gli scarponi
vanno regolarmente trattati con prodotti specificamente
studiati per mantenere la resistenza all'acqua.
Bisogna sempre prestare attenzione ad utilizzare
il prodotto di manutenzione idoneo per evitare
di danneggiare la pelle o renderla troppo soffice.
La
pelle è spaccata in due strati.
Dallo strato superiore si ricava la pelle fiore,
la parte inferiore è la crosta.
La pelle pieno fiore può essere lasciata
al naturale, in questo caso è chiamata
pelle pieno fiore, se la superficie è lavorata
per ottenere un effetto di scrivenza, si ottiene
il Nabuck.
La crosta può essere rasata
per ottenere lo scamosciato,
o essere rifinita con materiali sintetici per
ottenere pelle
PU.
Sono possibili altre numerose
lavorazioni, in base all'utilizzo finale
che si voglia fare.